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Bossalini e gli Italiani di scherma: «Stanno andando alla grande, sabato vorrei vedere il Pettorelli sul podio». VIDEO

Il presidente del circolo piacentino diviso fra il sostegno ai suoi ragazzi e il ruolo di organizzatore. «Finché c'è questa passione non mi tiro indietro. E mi auguro che vengano in tanti ad applaudire i nostri portacolori»

Seconda giornata agli Italiani di scherma e nella cornice di Piacenza Expo non ci sono formazioni del Pettorelli impegnate. Questo non vuol dire che gli organizzatori possano rilassarsi, lo sa bene il presidente Alessandro Bossalini che ormai ha preso la residenza a bordo pedana, sempre presente a risolvere ogni piccolo problema che può naturalmente verificarsi quando ci sono così tanti atleti impegnati.

Facciamo un passo indietro alla prima giornata: con le vostre squadre di fioretto i verdetti sono stati un po’ in chiaroscuro, non siete stati fortunatissimi.

«E’ mancato proprio un pizzico di fortuna; i ragazzi - spiega Bossalini - si stavano comportando bene, poi hanno accusato un passaggio a vuoto negli ultimi due incontri che purtroppo ci ha condannato alla retrocessione in Serie C. Ma a tutti loro va un grosso plauso perché si impegnano sempre e sono convinto che dall’anno prossimo si riscatteranno. Invece è arrivata una grande sorpresa dal fioretto femminile dove le ragazze sono andate oltre la previsione della salvezza, entrando nei playoff e sfiorando la promozione. Sabato avremo in gara le nostre formazioni della spada e il sogno è vedere il Pettorelli sul podio. Ci proveremo con tutte le nostre forze».

Il vostro Circolo ha un doppio ruolo: siete impegnati in pedana ma ancora di più con l’organizzazione. Come sta andando?

«Oltre all’aspetto agonistico, che condivido con tutti i collaboratori e i tecnici, l’aspetto gestionale è veramente probante e ogni anno mi sembra aumenti sempre di più. L’aspetto positivo è vedere la riuscita dell’evento che è iniziato molto bene e questo ci rende molto soddisfatti e mi dà fiducia per il futuro».

Come sta rispondendo la città sia da un punto di vista “economico” sia per quanto concerne l’interesse?

«C’è molta curiosità per quanto riguarda le squadre di Piacenza, anche quando vado per strada la gente mi chiede quali sono le nostre possibilità. Nella prima giornata abbiamo visto molti ragazzi e tanti addetti ai lavori. Nel fine settimana spero che molti piacentini, anche esterni all’ambiente schermistico, vengano a vedere le gare per godere di questo spettacolo sportivo».

Al termine della prima edizione organizzata da voi avevi detto: “Il lavoro è enorme, facciamo un passo indietro”. Invece non è successo.

«La passione è sempre tanta. C’è chi mi chiede: ma come fai a stare dietro a tutto? Finché riesco ad avere questo entusiasmo che mi spinge è giusto farlo, altrimenti non sarei a posto con la mia coscienza. Il Pettorelli mi ha dato tanto e io sto cercando di restituire quello che ho ricevuto in questi anni».

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